Di Maio nel Question Time alla Camera: “Seguiremo da vicino il caso di Zaky”.
ROMA – Question Time per Luigi Di Maio alla Camera. Il ministro degli Esteri è stato chiamato in Aula da Leu per rispondere sulla decisione di vendere all’Egitto le due navi Fremm consegnate alla Marina Militare.
“La vendita delle armi all’Egitto non è ancora stata completata“, ha assicurato il leader della Farnesina che è ritornato sul caso Giulio Regeni: “Resta ferma la nostra richiesta di progressi significativi sull’omicidio barbaro di Giulio. Il governo e le istituzioni italiane continuano ad esigere la verità dalle autorità egiziane attravero un reale, fattiva ed efficace cooperazione. I nostri sforzi continueranno per facilitare l’incontro di persone tra i due procuratori di Roma e del Cairo“.
Il caso Patrick Zaki
Nel Question Time Di Maio è intervenuto anche sul caso Patrick Zaky, il ragazzo egiziano che studia a Bologna arrestato in patria con l’accusa di propaganda sovversiva su internet: “Resta alta la preoccupazione per lui. Siamo in contatto con l’ambasciata al Cairo che continua a monitorare l’evolversi delle udienze. L’Italia continuerà a seguire la vicenda“.
Le reazioni politiche
La possibile vendita delle armi all’Egitto divide il Partito Democratico. Se da una parte alcuni deputati si esprimono a favore di questa decisione, dall’altra Matteo Orfini sui social frena: “E’ una posizione che non abbiamo mai discusso – scrive l’esponente dem – e che è sbagliatissima. Spero che Nicola Zingaretti intervenga e corretta“.
Anche Leu si dice contraria alla conclusione dell’operazione. “Se viene portata a compimento un’operazione commerciale così vasta – dice in Aula Nicola Fratoianni – è evidente che la posizione dell’Italia si indebolisce per esigere la verità e la giustizia per l’omicidio di Giulio Regeni e per richiedere la liberazione di Zaky“.
Divisione che potrebbe portare ad un vertice di maggioranza per trovare un compromesso su un argomento che rischia di spaccare la maggioranza.